Il binomio Lusso-Milano evoca inevitabilmente la moda, via Montenapoleone, le fashion weeks organizzate sapientemente dalla Camera Nazionale della Moda Italiana di cui è Presidente il Cav. Mario Boselli.
Se dovessi individuare un tratto distintivo del Cav. Mario Boselli non avrei dubbi: il sorriso, con il quale accoglie i suoi interlocutori in ogni occasione, luogo o evento. E proprio con un sorriso inizia la nostra chiacchierata su qual è la sua definizione di lusso.
“Come Presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana devo dire che non amo particolarmente il termine lusso anche perché mal si addice alla nostra moda. Il concetto di esclusività, unicità, che spesso contraddistingue gli abiti lussuosi, è qualcosa che appartiene più ai cromosomi dei francesi, la cui moda è più da vedersi che da portarsi.
Quando parlo di moda italiana preferisco definirla come “il bello ben fatto”, frase che sintetizza, qualità dei materiali, bellezza, artigianalità, portabilità degli abiti e che genera in Italia 60 miliardi di Euro di fatturato”.
Qual è invece la sua personale visione di lusso?
“Per me il lusso è saper prendere della pause, ma essendo un “homo faber”, che non ama molto star fermo, ho fatto mia la frase di un saggio cinese che così recita: il vero riposo è fare lavori diversi”.