Stefano Zecchi

Essere educati al bello

L’educazione al bello è il vero lusso.

Questa è la tesi dell’ultimo libro di Stefano Zecchi “Il lusso”, edito da Mondadori, un originale e breve saggio che ripercorre le diverse accezioni dell’estetica dall’antica Grecia ai giorni nostri.

In che cosa consiste il binomio lusso – educazione estetica?

Se acquisto un oggetto costoso solo per esibirlo ed affermare il mio status di benessere economico, non  dimostro di apprezzare il lusso, ma di appartenere a quella categoria di persone che ho definito nel mio libro “cafon-luxus”, ossia una persona priva delle necessarie capacità per comprendere le vera essenza dell’oggetto di lusso.  Un oggetto di lusso è l’espressione di una idea creativa  e non basta possederlo per esprimere il piacere del lusso, ma occorre avere lo stile e la cultura necessari per saperlo apprezzare.

Oggi il lusso significa sapere vivere nelle cose o nelle situazioni belle e questo modus vivendi lo si ha solo attraverso una adeguata educazione estetica.

Su quali principi poggia l’educazione estetica?

Nel mondo occidentale fino al XIX secolo l’educazione dell’uomo è sempre stata improntata alla ricerca del bello, in quanto il bello era portatore anche di valori etici. Le forme della bellezza erano armoniche e soprattutto riconoscibili in quanto possedevano sempre un messaggio educativo, etico appunto.

Che cosa è accaduto quindi nel XIX secolo?

Con l’avvento del positivismo il valore della bellezza è passato in secondo piano. Il XIX secolo è stato dominato dalla conoscenza scientifica ed il sapere scientifico non richiede che un oggetto sia bello, ma che funzioni.  Adolf Loos diceva che il bello è superfluo.

Questo accantonamento della bellezza ha influito, ad esempio, sull’arte, dando origine alle cosiddette Avanguardie. L’Astrattismo, il Cubismo, il Futurismo hanno creato nuove forme di espressione artistica di rottura rispetto alle forme del passato, dove gli oggetti non sono più riconoscibili nelle proprie forme armoniche.

Oggi occorre riprendere coscienza del valore della bellezza nel suo significato originario. E occorre ripartire dai giovani, insegnando loro a riconoscere la bellezza ed a rispettarla.

In che modo?

Riscoprendo il valore degli studi classici attraverso la lettura di 5 libri fondamentali: l’Iliade, il Fedro, la Divina Commedia, il Faust  e I fratelli Karamazov.

 

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